I tuoi vestiti non vengono strizzati alla fine del programma? Possono esserci diverse cause che impediscono alla tua...
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La lavastoviglie è un elettrodomestico che è entrato a far parte della quotidianità di molti di noi. Ma sapevi che può essere ricettacolo di batteri e funghi?
Una buona manutenzione e pulizia è fondamentale, non solo per eliminare gli organismi pericolosi menzionati prima, ma anche per allungare la vita del nostro elettrodomestico e risparmiare parecchi soldi.
Di conseguenza occorre adottare alcune buone pratiche e semplici accorgimenti per mantenerlo in buono stato.
Un grande nemico della lavastoviglie, a tal proposito, è proprio il calcare, causato dai residui minerali dell’acqua corrente.
Ma scopriamolo più nel dettaglio.
Il calcare è una roccia sedimentaria formata prevalentemente da un minerale, la calcite. È causato da quella che comunemente chiamiamo “acqua dura”. L’acqua corrente che arriva nelle nostre abitazioni infatti contiene diversi elementi e materiali, tra cui la calcite.
La durezza dell’acqua dipende dal quantitativo di calcio e magnesio in essa contenuti ed è comunemente indicata in °F. Le acque dure sono quelle che vanno da 18°F a 30°F, mentre le acque molte dure vanno oltre i 30°F.
Maggiore è la concentrazione di tali minerali, più ‘dura’ è l’acqua. E ovviamente, quanto più l’acqua è dura, tanto è maggiore il rischio di formazione di calcare. Dunque, togliere il calcare dalla lavastoviglie è una pratica assolutamente benefica per la tua macchina.
Ricorda che puoi sempre informarti presso il tuo gestore idrico in merito alla durezza dell'acqua nell'area in cui vivi.
L’acqua dura viene riscaldata dagli elettrodomestici e una parte del calcio e del magnesio in essa contenuti cristallizzano a seguito del processo di evaporazione dell’acqua: sulla superficie di filtri e altre parti della lavastoviglie restano così i depositi di calcare.
La formazione del calcare o carbonato di calcio può causare tutta una serie di problemi, a partire dalle classiche incrostazioni.
Può succedere anche che l’efficacia dei lavaggi diminuisca: l’interno della macchina, infatti, potrebbe sembrare pulito e brillante, ma spesso è ricoperto da depositi di calcare sulla parte posteriore, dove non è immediatamente visibile. Se la resistenza dell’apparecchiatura è rivestita di calcare, ciò potrebbe influire sul funzionamento della macchina in diversi modi:
Vediamo insieme alcune soluzioni che puoi utilizzare per risolvere la problematica.
Come abbiamo visto, il calcare può rappresentare un grande problema poiché rischia di accorciare la vita del tuo elettrodomestico e aumentarne i consumi. Ma allora come liberarsene? Per fortuna esistono diverse soluzioni, dal sale per la lavastoviglie ai metodi naturali.
Analizziamoli brevemente.
Gli usi del sale vanno ben oltre quelli che conosciamo in cucina, rappresenta difatti un ottimo alleato per la cura della lavastoviglie.
Assicurarti che la tua lavastoviglie sia rifornita di sale è un accorgimento importante se desideri mantenere alte le performance di funzionamento e ottenere delle stoviglie brillanti.
Il sale per lavastoviglie non entra nel ciclo di lavaggio ma scorre attraverso l’addolcitore per poi essere scaricato. Qui rifornisce le “resine di scambio ionico” situate al suo interno. Una volta rifornite possono intrappolare gli ioni di magnesio e calcio, responsabili del calcare.
Inoltre, i cristalli di sale per lavastoviglie hanno dimensioni maggiori rispetto al sale comune e contengono agenti anti-incrostanti perché è necessario che si dissolvano lentamente affinché non intasino l’addolcitore.
Dove inserire il sale per lavastoviglie?
Prima di tutto bisogna scoprire dove si trova l'addolcitore: in genere è posizionato nella parte inferiore della lavastoviglie accanto allo scarico.
Una volta svitato il tappo, si riempie il vano sottostante con il prodotto e la lavastoviglie sarà pronta.
Una buona pratica che ti consigliamo di adottare è quella di rabboccare il sale nella tua lavastoviglie una volta al mese circa.
Esistono in commercio tantissimi sali per lavastoviglie delle più svariate marche, non ti resta che provarli.
Per una manutenzione ottimale della lavastoviglie puoi avvalerti di un altro prodotto apposito: il decalcificante.
Esso prevede un uso meno frequente, ogni 6 mesi circa secondo le indicazioni date nella maggior parte dei prodotti in commercio.
Utilizzare un decalcificante una volta ogni sei mesi o 60 cicli previene il deposito di calcare sul riscaldatore, una parte importantissima della lavastoviglie.
La funzione principale del riscaldatore è quella appunto di riscaldare l'acqua alla temperatura impostata dall'utente, tramite una spirale incorporata, realizzata in un materiale speciale. Quando la corrente elettrica passa nella spirale, si genera calore.
Spesso succede che il riscaldatore di flusso installato nella lavastoviglie si bruci. Una delle cause principali è il deterioramento o un grande accumulo di calcare direttamente sull'elemento riscaldante.
Generalmente il decalcificante si trova in confezione monodose ed è da utilizzare a lavastoviglie vuota.
Per prima cosa si seleziona un normale ciclo di lavaggio. Alcuni tipi di decalcificante prevedono che dopo il primo risciacquo si inserisca il contenitore capovolto nello scomparto delle posate, per poi richiudere la lavastoviglie e portare a termine il ciclo di lavaggio. Per altri deve essere versato l'intero contenuto sul fondo della lavastoviglie prima di avviare il ciclo.
È bene comunque verificare le modalità di utilizzo di ciascun prodotto singolarmente.
Negli ultimi anni si è sviluppata una sempre maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente e un’accresciuta attenzione al rispetto della natura in generale.
Se vuoi sperimentare nuovi metodi e usare prodotti meno impattanti sul nostro pianeta, sicuramente l’aceto è il prodotto naturale più usato per le pulizie domestiche.
L'aceto è un must-have per le pulizie di casa: è usato sia per combattere il calcare che per sciogliere il grasso.
Una volta al mese puoi effettuare un lavaggio a vuoto della lavastoviglie usando il programma con la temperatura maggiore ed un litro di aceto. Questo passaggio ti permetterà di eliminare anche i cattivi odori.
Per le incrostazioni di calcare estremamente ostinate, puoi prendere un panno bagnato con dell'aceto, lasciarlo sulla zona interessata e farlo agire un paio di minuti. Per finire risciacqua il tutto.
L'acido citrico è un composto organico acido: temperatura ambiente si presenta come una polvere bianca cristallina, è innocuo e si trova comunemente negli alimenti.
Nel regno vegetale, è contenuto soprattutto negli agrumi, ma non solo. I limoni ne contengono in abbondanza: fino all'8% in peso sulla sostanza secca.
Come ci dice la scienza, il miglior metodo per eliminare il calcare è proprio l’acido citrico.
Usando una soluzione al 5% di acido critico, che è completamente inodore, si ottengono risultati strabilianti.
Puoi acquistarlo in polvere e scioglierne 5 grammi ogni 100 grammi di acqua, poi lasciare agire come anticalcare dove serve.
Eliminare il calcare dalla lavastoviglie è possibile.
Come abbiamo visto, i metodi per la pulizia sono vari: si parte dal classico sale per lavastoviglie, passando per il decalcificante e il più tradizionale e casalingo aceto, fino ad arrivare all’acido citrico.
Applica i suggerimenti che ti abbiamo dato e avrai un elettrodomestico libero dal calcare e, soprattutto, realmente efficiente!