
In Italia bere il caffè è un rito: effettuare una perfetta pulizia della macchina del caffè, quindi, eviterà di guastare il sapore di una delle bevande preferite dagli Italiani. Il consiglio migliore è di pulire l’apparecchio all’incirca ogni due settimane, così da garantire un corretto funzionamento e proteggere da danni derivanti dall’incuria e dall’usura.
Uno degli agenti usuranti più noti è il calcare depositi. La formazione di depositi calcifici può portare, nel corso del tempo, ad un’ostruzione delle tubazioni e al blocco termico, provocando un aumento della pressione, da cui potrebbero insorgere danni irreparabili.
Il calcare, inoltre, è responsabile dello sgradevole sapore del caffè, nonché di quella patina di sporco che si forma sulla superficie della bevanda.
Con l’ausilio di prodotti specifici è possibile rimuovere la decalcificazione, consentendo il mantenimento delle buone condizioni di funzionamento dell’apparecchio.
Altri preziosi consigli da seguire
Unitamente al calcare, non bisogna dimenticare che nella macchina si depositano anche residui di caffè che, in combinazione con l’acqua calda e l’umidità sono responsabili della formazione di microrganismi pericolosi come muffe, funghi e batteri. Pertanto è fondamentale procedere ad una pulizia approfondita di quelle sezioni della macchina del caffè in cui questi organismi nocivi vanno a formarsi: l'elettrovalvola e il filtro, in particolare. Una componente contaminata, infatti, è dannosa non solo per il dispositivo, ma anche per la salute di chi beve la bevanda. Pulire regolarmente la macchina del caffè ogni due settimane circa, consentirà così non solo di garantire un buon funzionamento prolungato nel tempo dell’apparecchio, ma anche la possibilità di gustare un buon caffè.